Dido and Aeneas

La vicenda, tratta dal libro IV dell’Eneide di Virgilio, narra del soggiorno di Enea a Cartagine accolto dalla regina Didone e delle forze oscure che si oppongono alla loro storia d’amore. In questa versione gli elementi mitologici si intrecciano con quelli fiabeschi della tradizione inglese e l’abbandono di Didone da parte di Enea non è per diretto volere degli dei ma dovuto a un capriccio delle forze maligne: il personaggio di Didone sembra qui uscirne ancora più nobile e fiero. Il lamento con cui Didone abbandona la terra è tutt’ora una delle più belle ed intense pagine della letteratura musicale di tutti i tempi.

Note:

La prima rappresentazione di Dido and Aeneas di cui si ha notizia certa risale al 1689 presso il collegio femminile di Chelsea, un sobborgo di Londra, anche se pare molto probabile che sia stata rappresentata qualche anno prima a corte. Nell’edizione curata da Britten e Holst, terminata per la rappresentazione del 1959, tutto è fedele al manoscritto di Purcell ma la parte di accompagnamento del clavicembalo viene “realizzata”, cioè completamente scritta a differenza della prassi dell’epoca che prevedeva una componente improvvisativa del continuista, e vengono introdotti come da prassi un coro e una danza a conclusione del secondo atto, presenti nel libretto di Tate e assenti nel manoscritto di Purcell: la maga e le due streghe intonano un trio di giubilo, poi affidato al coro, che sfocia in una danza strumentale.