Visioni incandescenti
Teatro Bonci
A proposito di questo spettacolo
Nella Stagione che celebra i 50 anni dell’Orchestra, la sempre attesissima Filarmonica Arturo Toscanini presenta a Cesena un programma che spazia dal grande repertorio tardo-romantico alla musica per la danza. Un importante ritorno anche per il direttore di questa serata, Andrey Boreyko, che dopo diversi anni dirige la Filarmonica con il fascinoso Concerto per violoncello di Antonin Dvořák, impreziosito dal violoncello solista del leggendario Mischa Maisky. Da molti considerato il più bel concerto per violoncello mai scritto, l’opera è un testamento dell’attività artistica del compositore ceco e un segno dell’appartenenza alle cosiddette “Scuole Nazionali”, un indirizzo estetico che aveva alla base la riscoperta della musica popolare. Ad alimentare la vena creativa di Dvořák c’è infatti il folklore della sua terra: un patrimonio sterminato dal quale riprende il rapido alternarsi di sezioni lente e veloci, la malinconia struggente e i ritmi serrati e aggressivi.
Completa questo prestigioso appuntamento, la versione 1945 de L’uccello di fuoco di Igor Stravinskij, opera composta tra il 1909 e il 1910, che riscosse un grande successo trasformando il giovane Stravinskij in artista di fama internazionale. L’atmosfera russa, che caratterizza l’intero lavoro, trova il suo punto culminante nel Chorovod, una danza ballata in tondo da principesse russe. Alla ricchezza dell’invenzione melodica di entrambe le opere si affianca il fascino sonoro dell’orchestra, per una serata di musica estremamente seducente.
Repliche
Dati artistici
Antonin Dvořák Concerto per violoncello n. 2 in si minore, op. 104
Igor Stravinskij L’uccello di fuoco Suite 1945
foto di Gloria Cavasino