Void
Teatro Bonci
A proposito di questo spettacolo
Nel suo nuovo lavoro il grande coreografo e regista belga Wim Vandekeybus e i performer della sua compagnia Ultima Vez, fondata a Bruxelles nel 1987, abbracciano letteralmente il vuoto, lo ricercano attivamente.
La volontà è quella di ripartire da zero, prendendo la semplice vacuità come punto di partenza per arrivare ad una nuova forma di consapevolezza. Non solo si cerca di sentire l’esistenza in modo diverso, ma si vuole anche proporre un nuovo modo di valorizzare la performance, guardando in modo diverso, nella completa semplicità. Come illustra lo stesso Vandekeybus: «“Espandere svuotando” suona contraddittorio, ma funziona in modo semplice: una stanza vuota sembra più grande di una piena. La vera essenza richiede di liberarsi di ogni zavorra. Un vuoto riempito di una dignità sfuggente. Corpi che si attraggono l’un l’altro come minerali e magneti. Il movimento come espressione dello stato interiore più profondo… Un vuoto che offre infinite possibilità di essere riempito».
prima nazionale
Dati artistici
musica originale e sound design Arthur Brouns
scenografia Wim Vandekeybus
realizzato da Pepijn Mesur
disegno luci Wim Vandekeybus, Benjamin Verbrugge
costumi Isabelle Lhoas
assistente ai costumi Juliette Lejeune
tecnici Schröder, Pepijn Mesure, Benjamin Verbrugge
distribuzione Julia Bouhjar
produzione Heleen Schepens, Kenneth Raemaekers
musicisti Kristofor Parvanov – violino, Fil Caporali – contrabbasso, Simon Leleux – percussioni, Daniel Jonkers – tamburo
altre musiche di Hihats In Trees – Lander Gyselinck Obsequies
coproduzione KVS Brussels’ Flemish city theatre, Danseu Festival, Theater im Pumpenhaus, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
con il supporto di Tax Shelter measure of the Belgian Federal Government, Ufund
Un ringraziamento speciale a Thi-Mai Nguyen, Jerry Killick, European Theatre and Film Institute
Ultima Vez è supportata da the Flemish Community & the Flemish Community Commission of the Brussels Capital Region
nell’ambito di CARNE focus di drammaturgia fisica
foto di Danny Willems