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TUTTO QUELLO CHE VOLEVO. Storia di una sentenza

TUTTO QUELLO CHE VOLEVO. Storia di una sentenza

Pubblico Ministero: “A cosa ti servivano i soldi che guadagnavi?”
La ragazza: “taxi, vestiti, shopping, insomma tutto quello che volevo (…) Era questo il mio scopo, alla fine non c’era nessuno scopo...”

Il 25 novembre il Teatro Bonci dedica un appuntamento speciale alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
L’attenzione a questo tema sembra non essere mai sufficiente, considerando che denunce pubbliche e sensibilizzazione non riescono ad arrestare il fenomeno o a diminuirne la portata.

Alle ore 18.00 l’attrice, autrice e attivista co-founder dell’associazione Amleta, Cinzia Spanò salirà sul palcoscenico del Bonci nei panni della giudice Paola Di Nicola Travaglini per interpretare Tutto quello che volevo (spettacolo vincitore del Premio Milano Donna 2020).

Al termine dello spettacolo la stessa giudice Paola Di Nicola, ospite speciale della serata, e l’attrice Cinzia Spanò si confronteranno in un dialogo aperto con il pubblico, moderato dal Prof. Carlo Tomasetto, Coordinatore del Corso di Laurea in Scienze e tecniche psicologiche dell’Università di Bologna

Lo spettacolo è dedicato alla giudice Paola Di Nicola e alla sua coraggiosa e sorprendente sentenza che ha fatto il giro del mondo sul caso dei Parioli.  Fece molto scalpore, infatti, qualche anno fa, la storia di due ragazzine di 14 e 15 anni, studentesse frequentanti uno dei licei migliori della capitale, che si prostituivano dopo la scuola in un appartamento. Il caso ebbe una fortissima eco mediatica anche per via dei clienti che frequentavano le due ragazze, tutti appartenenti alla cosiddetta “Roma-bene”: professionisti affermati e benestanti, di livello culturale medio-alto, insospettabili padri di famiglia.

L’inchiesta della Procura di Roma esplode nell’estate del 2014 e la vicenda verrà ricordata da tutta Italia anche per la rivoluzionaria sentenza della giudice Paola Di Nicola che stabilì che il risarcimento ai danni della ragazza non sarebbe avvenuto in denaro, ma in libri sulla storia dell’emancipazione femminile, per non rafforzare in lei l’idea che tutto sia monetizzabile, anche la dignitàE come può inoltre il denaro proveniente dall’imputato, il mezzo cioè con cui lui l’ha resa una merce, rappresentare per quella stessa condotta il risarcimento del danno?

Attraverso una narrazione facente leva prevalentemente sugli stereotipi, all’epoca i media inquinarono fortemente la lettura collettiva della vicenda, facendo cadere lo stigma soprattutto sulle giovani, che proprio in virtù del fatto di non essere percepite come vittime sono divenute vittime una seconda volta
Non diversamente la serie di Netflix Italia Baby del 2018 ha riportato alla luce la storia, ricalcando la narrazione dei media sulle “Lolite prostitute” – una narrazione che invece di condannare, giustifica la violenza e omette di riflettere e denunciare le implicazioni della mercificazione del corpo femminile

Al contrario, il grande e necessario lavoro di ricerca sugli atti dell’indagine e l’interpretazione intensa di Cinzia Spanò, rompono il silenzio sul rapporto di casi di violenza sulle donne e strumentalizzazione mediatica. 

Paola di Nicola Travaglini è magistrata dal 1994. Dal 2010 è consigliera della corte di cassazione e già consulente giuridica della Commissione sul femminicidio del Senato. Per HarperCollins Italia ha pubblicato La mia parola contro la sua. Quando il pregiudizio è più importante del giudizio (2021) e La Giudice. Una donna in magistratura (2023).

Cinzia Spanò vive a Milano, è attrice, autrice teatrale e attivista. È cofondatrice e presidente di Amleta, associazione per il contrasto alle disparità e alla violenza nel mondo dello spettacolo, premio Amnesty International arte e diritti umani 2021. Nel 2020 il Corriere della Sera l’ha inserita fra le 100 donne dell’anno da ricordare. È stata conduttrice di trasmissioni televisive e radiofoniche.

Lo spettacolo è presentato in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e nell’ambito dei 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere.

Ingressi a partire da 5 euro 
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di e con Cinzia Spanò                                                                
regia Roberto Recchia
allestimento tecnico Giuliano Almerighi
video Orlando Salmeri 
musiche Mariusphere 
a seguire > incontro con la giudice Paola Di Nicola e Cinzia Spanò, moderato dalla Prof.ssa Cinzia Albanesi dell’Università di Bologna


Info:
T. 0547355959 | info@teatrobonci.it

Evento realizzato in collaborazione con