Don Juan
Teatro Bonci
A proposito di questo spettacolo
Premio Danza&Danza come Miglior Produzione 2020, Don Juan rilegge in chiave psicanalitica il celebre personaggio che attraversa la letteratura occidentale.
Don Giovanni è lo stereotipo del latin lover. Il suo unico obiettivo nella vita è sedurre quante più donne possibile. È un cacciatore e collezionista di donne.
Ma cosa lo spinge a comportarsi così?
Un drammaturgo e un coreografo scavano nel suo passato e trovano un trauma, che lo ha plasmato nel suo discutibile comportamento.
«Ci siamo chiesti cosa abbia reso Don Juan il personaggio che è. Abbiamo cercato di capire da dove venisse questo comportamento e il suo trattamento delle donne» scrive Gregor Acuña-Pohl. «Per noi il nostro personaggio è ovviamente segnato dalle esperienze della sua infanzia».
«Il nostro protagonista cerca la madre in ogni incontro con l’altro perché lei lo ha lasciato da piccolo. Non sappiamo per quale motivo e in che modo ma siamo certi che l’abbandono abbia determinato nel piccolo Don Juan un grande vuoto interiore e un’immaturità nella sfera emotiva, sentimentale. Per colmare questo vuoto, per far fronte alla separazione dal ventre materno Don Juan ha bisogno di collezionare grembi femminili» spiega Johan Inger.
La madre diventa come un fantasma nella sua mente e lui cercherà sempre di trovarla, cercandola in ogni donna che seduce.
Ricordando le parole di Molière («ha un cuore abbastanza grande da amare il mondo intero»), Acuña-Pohl e Inger abbracciano la versione femminista di Suzanne Lilar Le Burlador: Don Giovanni è un giocattolo nelle mani delle donne, una “vittima”. Un uomo che è in grado di dare, in qualsiasi momento, ad ogni donna esattamente ciò che merita e di cui ha bisogno: il suo unico crimine è l’impossibilità di rimanere fedele alle sue parole e azioni.
Repliche
Dati artistici
costumi Bregje Van Balen
luci Fabiana Piccioli
produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto
coproduttori Ravenna Festival, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia/Festival Aperto, Fondazione Teatro Regio di Parma, Associazione Sferisterio Macerata, Festspielhaus St. Poelten, Teatro Stabile del Veneto, Fondazione Teatro Metastasio di Prato, Centro Teatrale Bresciano, Fondazione Cariverona – Circuito VivoTeatro (Teatro Ristori di Verona, Teatro Comunale di Belluno, Teatro Salieri di Legnago, Teatro Comunale di Vicenza, Teatro delle Muse di Ancona)
foto di Celeste Lombardi/ Viola Berlanda