Stiamo caricando

Mary aveva un agnellino

Mary aveva un agnellino

con Daniele Cavone Felicioni, Diana Manea, Paolo Minnielli
presso Villa Silvia Carducci

Per celebrare la meraviglia dell’invenzione del suono registrato, di cui Villa Silvia Carducci / Musicalia conserva preziosi cimeli, un racconto per lettura ad alta voce del progetto e della sperimentazione del fonografo da parte di Thomas Alva Edison, a partire da ritagli di giornale, diari e appunti del grande scienziato.
«Per inventare serve solo una buona immaginazione e un bel mucchio di spazzatura». Queste parole si sentivano rispondere quanti ponessero la domanda su come fosse possibile che da uno stesso intelletto continuassero a giungere invenzioni così geniali. A parlare così era Thomas Alva Edison, di certo una delle menti più geniali dell’epoca contemporanea. La sua sigla è apposta sotto ad alcuni dei brevetti più celebri del mondo moderno occidentale, non senza attraversare interi anni di battaglie per il riconoscimento di “paternità” per le sue intuizioni. Quella a cavallo tra Ottocento e Novecento, infatti, era un’epoca in cui le leggi sulla protezione delle opere d’ingegno erano di certo più fragili; anche le menti più geniali dovevano fronteggiare gli enormi costi rappresentati da una filiera industriale ancora nel pieno del suo primo dirompente sviluppo.
Nel caso di Edison, settimo e ultimo figlio di una umile famiglia del Midwest statunitense, quella «buona immaginazione» era stata uno strumento necessario: trovare oggetti utili e funzionali con cui cercare di risolvere alla meglio problemi apparentemente senza soluzioni, con una forte vocazione al miglioramento della vita della provincia rurale. A fare di lui una star internazionale e poi uno degli imprenditori più potenti dell’era fordista sono stati brevetti come lo sviluppo dei codici telegrafici integrati al Morse, il telegrafo duplex e quadruplex, la lampadina a incandescenza, l’effetto termoionico, il cinetoscopio e naturalmente la prima centrale elettrica, territorio di aspro duello con il rivale Westinghouse. A Edison, però, va attribuita anche l’invenzione del fonografo.
Per celebrare la tradizione del Museo della Musica Meccanica Musicalia e valorizzare la splendida cornice di Villa Silvia, la compagnia permanente di Emilia Romagna Teatro porta sul palco di Sotto le stelle un racconto a più voci che ricostruisce la storia del geniale inventore, dalle sue prime sperimentazioni in solitaria all’intuizione che lo ha portato, tra fallimenti e riscatti, a regalare al mondo la meraviglia della cattura del suono. A partire da stralci di giornale, appunti diaristici, biografie ufficiali, note sulla vita privata e un commento musicale, il genio di Edison si racconta in un dialogo originale che celebra questa straordinaria invenzione.

L’appuntamento rientra all’interno di Questa estate scegli Cesena, il cartellone di iniziative organizzate dal Comune di Cesena nei luoghi all’aperto della città malatestiana: Chiostro di San Francesco, Rocca malatestiana, Villa Silvia Carducci.
Nell’ambito di SOTTO LE STELLE A VILLA SILVIA CARDUCCI a cura dell’Associazione AMMI. 
Iniziativa organizzata da Emilia Romagna Teatro Fondazione

INFORMAZIONI e PRENOTAZIONI
Villa Silvia – Carducci – Associazione AMMI
0547-323425 – info@ammi-italia.com