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Dieci storie proprio così: laboratori di educazione alla legalità nelle scuole

 

Dieci Storie Proprio Così – Terzo atto, parte integrante del progetto “Il palcoscenico della legalità”, un progetto sperimentale di collaborazione tra teatri, istituti penitenziari minorili, scuole, università e società civile.

Con Il palcoscenico della legalità ci proponiamo di riflettere su come la collusione e la corruzione abbiano intossicato il nostro assetto civile, le nostre città, la nostra comunità. Vogliamo ragionare sugli strumenti che abbiamo per contrastare questo degrado: il potere di voto, il potere di acquisto, il potere di scegliere chi frequentare, il potere di educare, formare ed informare. Il potere di proporre e di osservare, di fare caso a ciò che ci circonda senza sconti di responsabilità.

Sono coinvolte le maggiori istituzioni teatrali d’Italia, le associazioni impegnate nell’antimafia e quelle che lavorano per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata, insieme alle università, le scuole e gli istituti penitenziari minorili. Il progetto nasce nella sua prima forma di spettacolo dall’incontro con decine di familiari di vittime innocenti di mafia, camorra, criminalità e con i responsabili di cooperative ed associazioni che sulle terre confiscate alla mafia hanno costruito speranze, lavoro, accoglienza, idee. Da allora sono stati attivati laboratori nelle scuole propedeutici alla visione dello spettacolo (più di 30.000 gli studenti coinvolti). Il linguaggio e le tecniche teatrali sono diventati strumento per imparare il lavoro di squadra, ma soprattutto per ragionare sulla nostra responsabilità individuale e collettiva riguardo a logiche e culture mafiose. Attualmente l’attività formativa è in corso nelle scuole di Sicilia, Campania, Lazio, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Piemonte e nelle carceri minorili di Palermo e Airola (BN). La rete di associazioni che oggi sostiene le varie fasi questo esperimento nasce dalla volontà di Giulia Minoli, con The Co2 Crisis Opportunity onlus, di creare un legame virtuoso di progettualità e collaborazione.

Il progetto utilizza il linguaggio del teatro come strumento di sensibilizzazione e formazione. In tutte le regioni coinvolte un gruppo di attori-formatori affronta con gli studenti il concetto di etica e di bene comune attraverso strumenti e pratiche pedagogiche e di gioco collettivo. Viene evidenziato il ritorno positivo di un comportamento rispettoso dei principi etici, in termini di crescita economica e sviluppo sociale. Gli aspetti drammatici che hanno caratterizzato e caratterizzano la lotta alla criminalità organizzata, di qualsiasi matrice si tratti, vengono confrontati con gli esempi di successi ottenuti in termini di impresa, di reazione, di riorganizzazione economica e sociale di un territorio. Vengono analizzate con gli studenti cause ed effetti, ipotesi e obiettivi per riabilitare la collettività minacciata e contaminata da sempre più forti poteri criminali.

 

Incontri per studenti dai 14 ai 18 anni

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Il percorso di formazione che accompagna lo spettacolo è così strutturato:

Primo incontro

Attraverso giochi di ruolo, esercizi di concentrazione, di ascolto dell’altro, di condivisione dello spazio e della parola, gli studenti vengono spinti a ragionare su “cosa accade se il mio interesse privato diventa l’unica forma di coesistenza umana e quali sono le alternative a questa scelta”. Si introducono i temi affrontati nello spettacolo a cui assisteranno le scuole; vengono analizzate vicende che riguardano le realtà territoriali in cui vivono e studiano gli studenti coinvolti.
Durata: 2 ore

Secondo incontro

A seguito della visione dello spettacolo Dieci storie proprio così – terzo atto gli studenti vengono coinvolti in un momento di riflessione e dibattito con gli attori, che hanno già incontrato durante i laboratori, testimoni, protagonisti delle storie raccontate nella drammaturgia, esperti e voci autorevoli in materia. Il post spettacolo permette ai ragazzi di tirare fuori “a caldo” le emozioni, le esigenze di riscatto, la paura e la speranza.
Durata: 1 ora di spettacolo e 1 ora di dibattito

Facci caso!

Dopo aver riflettuto su quanto visto in scena e maturato durante il progetto viene proposto un percorso di approfondimento denominato Facci caso!, che ha l’obiettivo di indirizzare gli studenti a osservare il proprio comportamento quotidiano, quello della propria famiglia, del quartiere nell’ottica di assunzione di responsabilità e cittadinanza attiva. Vengono forniti loro bibliografie e filmografie come supporto di approfondimento. Questo ultimo incontro è dedicato esclusivamente ad 1 delle classi che parteciperanno al percorso, in via sperimentale. A coordinare gli incontri sono gli attori/formatori dello spettacolo accompagnati dai dottorandi delle Università e operatori associazioni partner.

Incontri per gli insegnanti

È previsto uno specifico approfondimento di 1 incontro rivolto ai docenti in modo da motivarli e coinvolgerli preparandoli a sostenere un percorso che possa continuare ad essere motivo di riflessione e di indagine con le classi anche nel futuro. Attraverso giochi guidati ci si esercita all’ascolto dell’altro ed alla dialettica di gruppo. Si pone l’attenzione sul significato di “teatro del respiro comune”, sul tipo di linguaggio drammaturgico utilizzato nel nostro spettacolo, sul concetto di quarta parete e di utilizzo dello spazio scenico, della luce e del ruolo dell’attore. Verranno poi introdotti e spiegati i temi affrontati nello spettacolo. Grazie a simulazioni di percorso si pone l’accento sul ruolo della scuola e degli insegnanti nello sviluppo di una coscienza civile dello studente, sugli strumenti per indagare il presente, sul concetto di “educazione alla legalità” e di responsabilità civile. Oltre ai formatori sarà presente un esperto sui temi.